Vitellone bianco dell’Appennino Centrale (Razza Romagnola).
La denominazione Igp, riconosciuta per il vitellone bianco dell’Appennino Centrale, è riservata alle carni prodotte da bovini, maschi e femmine, di pura razza Chianina, Marchigiana e Romagnola, d’età compresa tra 12 e 24 mesi. I vitelli devono essere allattati naturalmente dalle madri fino al momento dello svezzamento. La successiva base alimentare deve rispettare un preciso disciplinare e negli ultimi mesi è vietato l’uso degli insilati. L’allevamento previsto è esclusivamente a stabulazione libera o a posta fissa.
È inoltre controllata la macellazione che deve avvenire, con norme ben definite, in centri idonei e situati nella zona di produzione. La razza Romagnola, diffusa nelle province di Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Ravenna e Pesaro-Urbino, ha trovato un ambiente favorevole, ricco di foraggi e clima ideale. Per lungo tempo l’attività principale fu quella dinamica; per lavorare la terra era necessario un bovino robusto, con un anteriore ben sviluppato e arti brevi. In ogni modo, oggi, la razza Romagnola è apprezzata soprattutto per la sua carne, con caratteristiche organolettiche di qualità superiore, di color rosa intenso, con la giusta dose di grasso intramuscolare, che la rende particolarmente profumata alla cottura.
La denominazione Igp, riconosciuta per il vitellone bianco dell’Appennino Centrale, è riservata alle carni prodotte da bovini, maschi e femmine, di pura razza Chianina, Marchigiana e Romagnola, d’età compresa tra 12 e 24 mesi. I vitelli devono essere allattati naturalmente dalle madri fino al momento dello svezzamento. La successiva base alimentare deve rispettare un preciso disciplinare e negli ultimi mesi è vietato l’uso degli insilati. L’allevamento previsto è esclusivamente a stabulazione libera o a posta fissa.
È inoltre controllata la macellazione che deve avvenire, con norme ben definite, in centri idonei e situati nella zona di produzione. La razza Romagnola, diffusa nelle province di Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Ravenna e Pesaro-Urbino, ha trovato un ambiente favorevole, ricco di foraggi e clima ideale. Per lungo tempo l’attività principale fu quella dinamica; per lavorare la terra era necessario un bovino robusto, con un anteriore ben sviluppato e arti brevi. In ogni modo, oggi, la razza Romagnola è apprezzata soprattutto per la sua carne, con caratteristiche organolettiche di qualità superiore, di color rosa intenso, con la giusta dose di grasso intramuscolare, che la rende particolarmente profumata alla cottura.