
La Birra: molto più di un semplice sorso, una vera rivelazione
Confesso: fino a tre anni fa credevo che la birra fosse semplicemente quella bevanda gialla, frizzante e vagamente amara che si ordina quando fa caldo o davanti a una pizza. Un liquido divertente ma fondamentalmente semplice. Poi ho parlato con Riccardo, Sommelier della Birra e docente AIS, e la mia curiosità ha preso il sopravvento.
“La birra è più antica del pane,” mi ha spiegato. “Gli egizi la usavano come forma di pagamento per costruire le piramidi. Praticamente, possiamo dire che le meraviglie del mondo sono state costruite marciando a tutta birra.”
Da quel momento, ho scoperto che esistono più stili di birra che formati di pasta italiana. Ho imparato che una Imperial Russian Stout non ha nulla a che vedere con Putin, e che quando qualcuno parla di “luppolatura a freddo”, non sta descrivendo una terapia contro i reumatismi.
La birra racconta storie. Come quella dei monaci trappisti che per secoli hanno perfezionato ricette segrete, creando birre così buone da far vacillare la fede. O come quella di un errore di un birraio londinese che, spedendo una “India Pale Ale” super-luppolata alle truppe britanniche in India, ha creato involontariamente uno degli stili più popolari al mondo.
C’è un universo nascosto in ogni bicchiere. Malti tostati che sanno di caffè e cioccolato, lieviti che creano aromi di banana e chiodi di garofano senza che nessun frutto o spezia sia mai stata aggiunta al processo. È pura alchimia.

E poi ci sono gli abbinamenti gastronomici. Dimenticatevi del “birra con la pizza e basta”. Una Saison belga con un formaggio erborinato può essere un’esperienza religiosa. Una Barley Wine invecchiata con un cioccolato fondente fa sembrare banale la più raffinata delle degustazioni di vino.
Ma la cosa più affascinante è quanto sia democratica. La birra non conosce snobismi. È la bevanda che unisce l’operaio e il professore universitario, il nonno e il nipote, l’esperto e il curioso.
Se vi state chiedendo come dall’ignoranza alla passione, la risposta è semplice: seguite un corso. Per 9 serate si assaggiano, annusano birre, si discute e ci si diverte. Si scopre che dietro ogni sorso c’è scienza, storia, geografia e un po’ di follia.
Quindi, se pensate ancora che la birra sia “solo birra”, vi state perdendo uno dei piaceri più antichi e sofisticati dell’umanità. E se non ci credete, iscrivetevi al nostro corso sulle Birre oppure partecipate alle singole prossime serate a tema Birra. Non garantisco che diventerete degli esperti, ma posso promettervi che non guarderete mai più allo stesso modo quella che, erroneamente, chiamavate “una bionda”.
