Ritrovare il calore di casa
Che anno strano quello che stiamo vivendo, costretti a stare chiusi in casa a prescindere dalle stagioni. Purtroppo dobbiamo fare i conti con una pandemia che sembra non voglia darci tregua e con tutte le restrizioni che questo comporta. Ma per un momento proviamo a pensare che sia ancora una volta il cambio delle stagioni a modificare il nostro stile di vita.
L’arrivo dell’inverno da sempre rappresenta il calo brusco delle temperature, l’arrivo del maltempo e l’accorciarsi delle ore di luce, con la conseguente voglia di calore e di casa. La cucina diventa il posto ideale dove cercare piatti che sappiano riscaldare, i nostri primi piatti tradizionali come cappelletti in brodo e lasagne, oppure ricette a base di carne e dalle lunghe cotture come bolliti e brasati, o ancora quei dolci così buoni di cui la nostra tradizione è piena, come ciambellone e zuccherini, ma anche latte imperiale e dolce al mascarpone.
Per tutte queste preparazioni non può mancare un buon vino che le accompagni e così ancora una volta torniamo a cercare fra i tanti prodotti che la Romagna ci offre, partendo da quel Sangiovese che tanto caratterizza noi romagnoli. Possiamo scegliere fra i tanti Sangiovese Superiore che uniscono bene corposità e struttura del vino con un’ottima bevibilità, abbinandoli con alcuni dei primi piatti citati in precedenza. Per i secondi invece possiamo pensare a dei Sangiovese Riserva, magari con qualche anno di invecchiamento, che con la loro potenza e la grande complessità olfattiva possono reggere con dignità e gusto preparazioni complesse a base di carne. E per chi preferisse invece un bianco? Ancora una volta facciamo scendere in campo l’Albana, magari con una delle versioni che abbiano fatto una breve macerazione sulle bucce, acquisendo struttura e quel lieve velo tannico così gradevole se abbinato a preparazioni gastronomiche come quelle che abbiamo appena indicato. Albana ancora protagonista poi con i dolci, una delle numerose versioni passite potrà accompagnare con suadenza i nostri dolci, oppure una scaglia di formaggio di fossa stagionato che potrebbe terminare in modo un po’ diverso dal solito il nostro pasto.
Da non dimenticare infine le festività natalizie, durante le quali, pur non potendo fare festa con tante persone, non mancheremo di brindare con un’ottimo spumante. Senza andare troppo lontano, potremo trovare ottime “bollicine” nella nostra terra, sia in versione dolce che secca, come avremo modo di dimostrare nelle prossime pagine di questa rubrica.
–A cura del Sommelier Degustatore Vitaliano Marchi
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.